A CIASCUNA IL PROPRIO CASCHETTO



In Italia lo chiamiamo caschetto, in Francia è conosciuto come carrè, a Hollywood lo definiscono bob.

A 101 anni resta uno dei tagli di capelli più femminile che sia mai stato creato. Venne ideato a Parigi nel 1909 dal parrucchiere Antoine. Fu reso popolare dall’attrice Louise Brooks, che in seguito ispirò il fumettista Guido Crepax nella creazione del suo celebre personaggio Valentina. Un’ altra attrice, Coleen More fece del caschetto il simbolo dell’emancipazione femminile. Negli anni ’60 fu la cantante Caterina Caselli ad “importare” in Italia questo nuovo modo di tagliare i capelli, rendendola famosa con il sopranome di caschetto d’oro. Un taglio che si adatta a qualsiasi viso ed età, sperimentato in tutte le sue varianti, dal taglio cortissimo sulla nuca a varianti più lunghe, fino ad arrivare a toccare le spalle. Grande testimonial del caschetto è la grandissima Raffaella Carrà, che per anni ha fatto del carrè il simbolo della sua immagine e femminilità. Negli anni ’80 fu offuscato dalle acconciature cotonate e colorate che sfidavano la legge gravitazionale, facendo rivoltare Isaac Newton nella tomba. Negli ultimi anni è ritornato di moda, anche se nella vita di noi comuni mortali ha continuato ad esercitare il suo fascino, ma si sa che a dettare ciò che è in, rispetto a ciò che sia out sono sempre le dive del grande schermo. Cosi a livello internazionale a metà degli anni ’90 il caschetto viene rilanciato dall’ attrice Uma Thurman, bellissima nei panni di Mia con tanto di carrè nero e frangia corta, nel glorioso film Pulp Fiction. Oggi il taglio si rinnova con spunti creativi dei parrucchieri, si va dalla classica variante liscia con frangia corta nelle versioni rigorosamente nero dark o biondo platino, alle versioni più creative e sofisticate con frangia lunga di lato, caschetto mosso fino alla versione più moderna “spettinato”. Un taglio da personalizzare in base alle proprie caratteristiche fisiche e di personalità, un must di seducente malizia o di ingenuità fanciullesca.


MA ANCHE GLI UOMINI AMANO IL TAGLIO A CASCHETTO
Per loro è preferibile la variante senza frangia, il capostipite, colui che ha onorato il caschetto maschile, di cui è stato il portabandiera e lo sventolava a destra e sinistra è stato indubbiamente Nino D’Angelo a cui va riconosciuto il grande coraggio di un taglio che come abbiamo visto negli anni ottanta era fuori moda per le donne, e lui lo ha esportato nel mondo maschile.

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