
Barbie oggetto del desiderio e amica cara di ogni bambina non è solo una bambola ma un' icona di femminilità che camaleonticamente si è adatta al passare del tempo. Questo è il suo anno, festeggia i suoi cinquant' anni di splendore e con lei si celebrano i cambiamenti dell' universo femminile. Da vitino da vespa, stile Marilyn, con tanto di frangia corta e riccia a fianchi morbidi, ciglia lunghissime e gloss rubino. Sempre impeccabile, bionda si ma non stupida perchè tutto può essere messo in discussione ma non la sua intelligenza. Ditemi voi come può essere stupida una donna che dal 1959 è sempre stata sulla cresta dell' onda, ogni anno si vendono 120 milioni di Barbie, due ogni secondo. Potrebbe essere mai stupida una donna che si è saputa calare in 75 professioni, è stata astronauta, ballerina, manager, pilota d' aerei, diplomatica, atleta, hostess, e cosi via di seguito. Con grande classe ha saputo battere ogni tipo di concorrenza, dalle testone Braz ai suoi mille cloni dai capelli arruffati.
Una donna che è sempre stata accanto ad un unico uomo, il suo grande amore Ken.
Le concediamo qualche scappatella con i Big Gim, dei nostri fratelli. Gli stilisti fanno a gara per vestirla da Dior a Versace, da Yves Saint Laurent a Calvin Klein. Chi da piccola gioca con le Barbie da grande avrà una passione per la moda, e che c' è di strano? Il bello è proprio questo, avere passione e giocare con ciò che abbiamo nell' armadio, inventarci un look, questo si ma non la mania e l' ossessione di voler imitare e esse cloni.
Barbie non è il clone di nessuno, ne ha molti ma nessuno arriverà come lei al cinquantesimo anno di vita. Oggi si vedono tante bambole di plastica viventi sono coloro che incarnano il mito malsano di barbie, io preferisco l' idea della barbie che ti permette di giocare con altre amichette, inventare storie, sognare travolgenti storie d' amore e perchè no scambiarsi qualche idea su capelli, trucco, borsette, scarpe....in fondo siamo femmine.
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