. CATTIVI MAESTRI .
La pubblicità sociale ha un ruolo fondamentale all' interno della nostra società, in quanto volta ad informare, sensibilizzare ed educare alla civiltà. Il suo compito è quello di porre l' attenzione su temi di rilevanza sociale e cercare di modificare atteggiamenti e comportamenti delle persone per orientarle verso condotte adeguate. La leggittimità e la credibilità del soggetto che la comunica è per ovvi motivi di cruciale importanza per l'efficacia del messaggio stesso. Tra i soggetti che operano in questo settore un ruolo fondamentale è rivestito dallo Stato dal quale tutti noi ci aspettiamo il suo impegno all' interno della comunicazione sociale, anzi deve assolutamente comunicare problemi e temi socialmente rilevanti. Negli ultimi mesi la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha lanciato uno spot pubblicitario il cui testimonial è Renato Pozzetto, il messaggio è "il fumo uccide: difenditi". E' vero il fumo fa male e provoca gravi danni all'organismo. L'unico aspetto "confortante" che possiamo ricavare riguarda lo smettere di fumare: chi smette diminuisce costantemente i rischi. Io mi chiedo, sarà credibile una campagna contro il fumo fatta dallo Stato che ricava il 70% circa del valore di ciascun pacchetto di sigarette venduto e finanzia la coltivazione del tabacco? Forse sarei più credibile io se vi dicessi: non iniziate a fumare perchè dopo non avrete più il fiato per giocare con la vostra wii. Oggi lo Stato ha legalizzato il gioco del poker, bene tra un paio d' anni aspettiamoci una campagna sociale sul vizio del gioco con il logo in vista della Presidenza del Consiglio dei Ministri, intanto adesso giochiamo pure e ai rischi poi ci pensiamo. Magari Alda D' Eusanio inviterà nella sua trasmissione chi ha perso tutto giocando a poker on line così come è successo con i video poker. Il Papa nel suo ultimo viaggio in Africa ha dichiarato che il preservativo non risolve il problema dell' AIDS, anzi ne aumenta i rischi. Che cosa? Ho capito bene? Non voglio polemizzare le parole del Santo Padre che avranno anche le loro motivazioni ma mi sento di informare che nel mondo sono circa 40 milioni le persone affette dall' AIDS e che questa è la causa principale della mortalità in Africa. Il preservativo serve ed è l' unico mezzo di protezione per noi e per gli altri, usandolo si combatte la diffusione di tutte le malattie sessualmente trasmissibili. Il preservativo non è la soluzione all' AIDS ma, ad oggi, è l' unico modo per ridurre i rischi e i danni, a cui va aggiunta congiuntamente l' azione dell' informazione e l' educazione al problema. Un giorno, quando l' AIDS, per noi non sarà più un problema, lo sarà per i pubblicitari che dovranno ideare gli spot dell' 8Xmille. Basta con la pubblicità finto sociale, ormai siamo vittime del diniegno e immuni davanti alle immagini che mostrano la sofferenza e il dolore. Questo perchè le hanno usate e strausate ma non per sensibilizzare i nostri animi, e renderci culturalmente ed eticamente consapevoli dei problemi che riguardano tutti noi, ma semplicemente per raccogliere fondi. Un tempo esistevano atti caritatevoli, oggi ci si mette l' animo in pace donando uno o due euro con il cellulare. Esistono tanti problemi e vanno risolti portandoli alla conoscenza di tutti, l' informazione è l' unico mezzo per comprendere e prendere decisioni pensate.Se sai a cosa vai in contro, ci pensi prima di agire.Il dramma non è solo di chi lo vive ma di tutta la nostra società, ogni problema è mio, è tuo, è suo, è nostro...
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