PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELL'INFORMAZIONE

In una classifica sulla libertà di stampa, l' Italia si è classificata al 40° posto,
preceduta dalla Corea del sud e seguita dalla Reppublica Ceca.

L' informazione è nata con i giornali e con gli Strilloni, che per le strade urlavano le principali notizie del giorno. Durante la seconda guerra mondiale, il fascismo sfruttò la potenza dei Mass Media, i giornali e la nascente radio, per informare e per creare le masse. Era un tipo di comunicazione basata sulla persuasione e sul controllo dell' informazione. In questo periodo si affermò la censura, come strumento per zittire le opinioni avverse al potere dominante. Con il succedersi degli eventi che hanno portato ad una totale ristrutturazione dell' assetto mediatico, si è venuta a creare una totale libertà di stampa, che dovrebbe essere una delle garanzie che un Governo Democratico dovrebbe garantire ai suoi cittadini. In Italia questà libertà è garantita dall' Art. 21 della Costituzione " Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione ". Ma che ancora tutt' ora vacilla pericolosamente. Gli accadimenti degli ultimi giorni testimoniano una presenza di imposizioni e di restringimenti, che mettono in pericolo la nostra Democrazia. Il punto riguarda l' esistenza di una dittatura silente, ne parla anche il sociologo Domenico De Masi, definendola come il primo esempio, al mondo,di Dittatura Mediatica. In quanto il potere mediatico è nelle stesse mani di chi detiene il potere governativo e questo mette a rischio il modello democratico di Montesquieu, basato sulla divisione dei poteri. Questa è la situazione che caratterizza l' Italia e dove i nuovi mezzi di informazione sono ancora in uno stato ibrido. L' informazione attuale passa attraverso le nuove tecnologie, prima di tutto Internet e cellulare, e si sperimenta una nuova forma di convergenza dei media. In poco tempo abbiamo visto spuntare web radio, giornali on-line, siti di testate giornalistiche e Tg dove è possibile seguire le informazioni e gli aggiornamenti in pochissimo tempo e selezionando ciò che vogliamo sapere. E' un nuovo modo di informarsi non più soggetto a scelte di altri, ma a questo vantaggio si associa il problema della verità, ovvero quanto sono veritiere le informazioni e le brevi news che ci offrono i siti? Questo è comunque lo scotto da dover pagare in un ambiente liberò e senza regole quale Internet. La rete, che si attesta come il nuovo e potente mezzo di comunicazione, consente una più libera informazione e dove, come mai nella storia, l' informazione viene fatta dal basso e non d' alto. Questa assenza di controllo potrebbe essere il modo per compiere una totale e valorosa sconfitta della censura, rientrando nel vero e proprio concetto di Democrazia. Occorrono, comunque, delle regolamentazione per non fare emergere una sorta di Anarchia virtuale. Con questi cambiamenti la professione del giornalista è del tutto cambiata, è più facile reperire le fonti, conoscere argomenti, documentarsi, ma diventa sempre più difficile emergere tra una moltitudine di voci. L' unico problema, che dobbiamo ancora affrontare, resta l' alfabetizzazione verso i nuovi media.

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